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INTERACTIVE FICTION 2023
Gli studenti di Strategic Writing presentano i lavori finali del modulo Videogiochi con Christopher Sacchi
Cosa significa Interactive Fiction
Cominciato ad affermarsi negli anni ’70 con la diffusione delle prime avventure testuali (dove si prendono decisioni “dettandole” direttamente al gioco mediante un campo di testo), oggi il genere delle Interactive Fiction include diverse forme di videogioco narrativo, spesso legate al meccanismo della scelta multipla e alle ripercussioni che ogni scelta può avere all’interno del mondo di gioco e nelle relazioni tra i personaggi che lo abitano.
Negli anni, la diffusione di strumenti sempre più accessibili per la realizzazione di Interactive Fiction ha permesso, anche a chi non ne aveva inizialmente le capacità tecniche o i mezzi, di produrre e pubblicare (commercialmente e non) giochi narrativi di ogni tipo e che trattano qualsiasi tematica. Diverse sono le persone che hanno avviato la loro carriera a cominciare dalla stesura delle proprie Interactive Fiction.
Il modulo dedicato nel corso di Strategic Writing
Chi segue il corso di Strategic Writing lavora alla creazione di contenuti per videogiochi, cinema, serie tv, animazione, fumetto, narrativa e giochi di ruolo di un mondo di propria invenzione. Il mio intento, occupandomi del modulo videogiochi, era quello di permettere alla classe di “aprire” una parte di questo mondo al pubblico e di renderla giocabile mediante le meccaniche delle Interactive Fiction.
La scelta di Ink
La scelta di presentare Ink come strumento per farlo non è casuale: si tratta di un linguaggio di narrative scripting sviluppato da e per professionisti del settore, ma la sua versatilità lo rende molto accessibile anche per la scrittura di Interactive Fiction più semplici.
Pur essendo piuttosto recente, molti sono i videogiochi (anche pluripremiati) che lo usano a livelli diversi: c’è chi lo usa solo per gestire le conversazioni e le relazioni tra personaggi, chi per costruirvi un intero gioco e tanti altri esempi nel mezzo.
Imparare ad utilizzarlo e a conoscerne le potenzialità ci può avvicinare un po’, quindi, a quella che può essere la realtà di chi lavora in team in cui diverse persone occupano ruoli diversi (in parte o del tutto) e non necessariamente da solo.
Il lavoro in classe nel modulo di Interactive Fiction
Libera di scegliere quale “pezzetto” di mondo mostrare e in che misura, la classe ha stemperato quella che poteva essere la complessità dell’utilizzo di uno strumento mai usato prima con la curiosità del vedere insieme quali fossero gli elementi che servono per scrivere una Interactive Fiction.
Durante le lezioni abbiamo infatti discusso di strutture narrative, puzzle design e di esempi presi da altri giochi appartenenti al genere e non, dal momento che gli elementi presenti nelle Interactive Fiction sono facilmente individuabili in molti altri generi di videogiochi.
La risposta della Classe
Fonte di grande feedback positivo, per me, è stato constatare come la classe cominciasse via via ad individuare quegli elementi nei giochi ai quali aveva giocato, e si domandasse, prototipando e sperimentando insieme, quali potevano essere i modi per riprodurre meccaniche o situazioni simili all’interno dei propri mondi.
Sviluppate nell’arco di poche lezioni, quelle che seguono sono quindi delle introduzioni ai mondi che la classe di Strategic Writing sta meticolosamente creando. In tutte queste piccole avventure si esplora qualcosa: attraverso un dialogo, una situazione da risolvere in un tempo limitato o semplicemente una passeggiata in una piccola area di una città.