A TU PER TU CON …. DAVIDE GIBERTINI

Ciao Davide, come stai? Per i nostri lettori che non ti conoscono, potresti presentarti brevemente (chi sei, quanti anni hai, cosa fai e dove)?

Ciao! Sono Davide Gibertini, ho 25 anni e lavoro come AI Programmer in Techland a Breslavia da circa 5 mesi.

Parlando di Techland, come ti trovi a lavorare in uno studio di sviluppo di livello internazionale? Hai dovuto affrontare molte difficoltà, come ti trovi con i colleghi, che tipo di ambiente hai trovato?

E’ un’ambiente sicuramente diverso da quello che mi aspettavo quando sono partito per venire qua.
Non da subito ovviamente, ma e’ stato abbastanza facile sentirsi a proprio agio grazie anche e sopratutto a come l’azienda gestisce il percorso di integrazione di ogni nuovo arrivato e gli eventi extra-lavorativi.
Il Polacco non e’ semplice ed essedo l’inglese non cosi’ amato da tutti in azienda la lingua e’ stata ed e’ ancora adesso un po’ un limite nonostante le lezioni.
Parallelamente a questo ambiente informale e piacevole c’e una serieta’ e rispetto incredibile per il lavoro di ognuno.
Mi ha colpito da subito la sensazione di essere in qualche modo migliorato professionalmente dopo ogni conversazione con certe persone enormemente preparate.
Stesse persone che, dimostrando dedizione e passione per il proprio lavoro, sono per me uno stimolo e un’ obiettivo da raggiungere.

Facendo un passo indietro, ci racconti di come è avvenuto l’incontro con Techland?

Il primo reale interesse per Techland lo ho coltivato dopo l’incontro con Paweł Rohleder, il CTO, durante lo scorso anno ad un workshop organizzato da AIV.
Proprio grazie ad AIV, che ha ottimi rapporti con il team di Techland, sono poi stato informato dopo qualche mese che lo studio stava appunto cercando persone con un profilo simile al mio (programmer, ndr) e cosi’, nonostante fossi dubbioso sull’ andare in Polonia – Paese per me per lo più sconosciuto – ho provato a fare apply e, dopo un numero indefinito di colloqui, eccomi qua.

Quanto della tua preparazione didattica ti è stato utile nel tuo attuale lavoro?

Senza dubbio e’ stata utile. Non solo per fini unicamente pratici ma sopratutto per espandere gli orizzonti verso cui guardare. Da un lato l’universita’ e’ stata una buona base di conoscenze, dall’altro grazie ad AIV ho avuto la possibilta’ di comprendere cosa significhi lavorare nella game industry ed avere le giuste fondamenta per migliorare in questa strada che ho scelto.
E’ stato fondamentale il fatto di aver anche parallelamente lavorato durante gli anni spesi ad AIV. Poter mettere in pratica le cose apprese e affrontare i problemi che solo lavorando incontri ti fa crescere professionalmente e umanamente. Devo ringraziare per questo i colleghi che ho avuto durante questo periodo, davvero una fortuna.

Se dovessi dare un consiglio ad un ragazzo che vuole lavorare nella gaming industry, quale sarebbe? 

Non ho l’esperienza e l’eta’ per dare consigli a nessuno per ora. Finirei per dire banalita’ o frasi scontate.
Quindi mi limito a sperare che aver condiviso la mia esperienza personale sia stato di aiuto per qualcuno interessato a seguire il mio stesso percorso.

 

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