A TU PER TU CON MIRKO PETTOROSSI

Navigando su ArtStation tra i vari lavori interessanti di grafici freelance e non vi imbatterete sicuramente nel profilo di Mirko Pettorossi.

Ex studente AIV diplomato nel 2020 nel corso di Grafica 3D, Mirko ha iniziato il suo percorso professionale lavorando sia come freelance che collaborando con diversi studi indie senza però smettere di approfondire le sue conoscenze.

Dedicandosi principalmente allo studio delle anatomie, si sta specializzando come Creature Artist aggiungendo all’elenco delle sue skills Creature e Character Modeling, Texturing oltre che al Rendering e alla Modellazione degli ambienti.

Per farvi un’idea dei suoi progetti vi consigliamo di dare uno sguardo al suo portfolio su ArtStation del quale vi proponiamo di seguito qualche estratto.

Qui potete vedere un modello 3D ispirato al lavoro di Yann Blomquist.

Vampire Lord – fanproject basato sul concept di Yann Blomquist

Per saperne di più invece sulla sua esperienza in AIV e sulla professione del Creature Artist gli abbiamo rivolto qualche domanda 

Ciao Mirko e grazie per la tua disponibilità.

Dai tuoi profili leggiamo che ti stai specializzando come Creature Artist. Puoi spiegarci di cosa si tratta esattamente? In cosa consiste questa professione?

Il Creature Artist non è nient’altro che una specializzazione del Character Artist.

Entrambi si occupano della creazione di personaggi ma il lavoro del Creature Artist è nello specifico quello di realizzare più che altro mostri, animali o ibridi.

Entrambi i ruoli possono realizzare indifferentemente umani o animali, magari ottenendo anche discreti risultati, ma oggi il mercato dei AAA ha sempre più bisogno di figure specifiche. C’è sempre più il desiderio di affidare progetti a chi effettivamente è più competente in quel determinato settore E qui entra in gioco la mia professione.

Un Creature Artist, oltre alla comune anatomia umana, deve conoscere le anatomie di diverse specie e deve saper riprodurre nei suoi lavori le loro funzioni . Spesso oltre alla realizzazione di questi personaggi,  ci si trova anche a dover fare un lavoro di vera propria progettazione delle proprie creature.

Questo accade anche nelle grandi aziende che magari preferiscono che i propri Creature Artist abbiano anche capacità di creature design. Oltre a questo sono molto apprezzate un’ampia conoscenza delle materie di Grooming (creazione peluria) e Retopology.

Vampire Lord – fanproject basato sul concept di Yann Blomquist

Facciamo un passo indietro, cosa ti ha portato ad iscriverti ad AIV – Accademia Italiana di Videogiochi?

Ho sempre avuto la passione per i videogiochi. Dopo molti cambi di indirizzo durante il periodo di superiori mi sono trovato senza una carriera a cui puntare. Tutte le professioni che mi venivano in mente non mi appartenevano. Fino a quando, seguendo la mia vera passione, non mi sono imbattuto in AIV.

In quel periodo non era un orientamento professionale così presente nelle scuole e avevo delle difficoltà ad immaginare una carriera nel mondo dei videogiochi. Però ho deciso comunque di dare fiducia ad AIV e quella si è rivelata la decisione più giusta che avessi mai preso.

Mi sono totalmente innamorato della materia e finalmente sentivo di star lavorando per un qualcosa che avrei voluto fare per sempre. Finalmente avevo trovato il lavoro che avrei voluto fare.   

Leggiamo che, anche se diplomato, continui i tuoi studi e approfondisci diversi ambiti legati alla modellazione e alla grafica 3D, come ti ha aiutato aver frequentato un corso triennale in questo percorso?

La specializzazione del Creature Artist è ancora un ruolo emergente e molto complesso, quindi per me era molto difficile immaginare un percorso di studi specifico da seguire per raggiungere questo obiettivo.

Aiv mi ha aiutato molto in questo e ho iniziato ad individuare i miei obiettivi già a partire dal secondo anno: il tempo di aver acquisito le conoscenze base per lavorare ad un mio progetto in autonomia. Seguivo le lezioni e al tempo stesso tentavo di portare avanti i miei studi.

Questo è stato possibile grazie al confronto diretto con i miei docenti e soprattutto grazie  alla loro disponibilità. Anche se  le mie domande erano fuori dal  programma di studi, loro sapevano come aiutarmi.

Mi informavo ogni giorno su quelli che erano dei possibili workflow per un progetto che avevo in mente ed ogni volta che chiedevo una loro opinione le mie valutazioni si rivelavano sbagliate o solo parzialmente utilizzabili. Ma ogni volta i miei docenti erano lì a darmi un feedback, così da permettermi di sperimentare il più possibile durante il periodo dell’Accademia. Inoltre questo mi ha permesso di risparmiare molto tempo nella creazione di un mio portfolio, tempo che altrimenti avrei dovuto spendere dopo.

Ora finalmente inizio a farmi un nome, ma se ripenso al mio primo anno di Accademia ricorderò sempre quante volte hanno dovuto spiegarmi le basi di Photoshop. Se ora riesco a guadagnare da una mia passione lo devo solamente alla loro pazienza. 

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