Oggi la colonna sonora per videogiochi è un aspetto centrale nell’esperienza di gioco e una parte altrettanto importante nella pipeline di sviluppo.
Al pari delle colonne sonore per il cinema, quelle composte per i videogiochi non solo accompagnano il giocatore all’interno del percorso di gioco, ma hanno a tutti gli effetti un valore artistico a sé stante tanto da essere vendute anche separatamente rispetto al videogioco stesso.
Ma come si compone una colonna sonora per videogiochi? In cosa è diversa da una colonna sonora di un film? E perché parliamo di musica interattiva?
Scopriamolo insieme
La colonna sonora di un videogioco
Possiamo definire la colonna sonora di un videogioco come l’insieme di composizioni musicali e tracce audio che accompagnano e arricchiscono l’esperienza di gioco.
È un elemento fondamentale per creare l’atmosfera, suscitare emozioni e favorire l’immersione nell’ambientazione del videogioco, oltre a fornire feedback audio riguardo alle azioni del giocatore.
La colonna sonora di un videogioco è un elemento cruciale per coinvolgere emotivamente il giocatore e sottolineare i momenti chiave del gameplay.
Le scelte artistiche e stilistiche riguardanti la colonna sonora possono variare in stili e generi musicali a seconda del genere del gioco e dell’ambientazione. Ad esempio, un videogioco d’azione potrebbe avere una colonna sonora con ritmi intensi e avventurosi, mentre un videogioco horror potrebbe optare per suoni inquietanti e oscuri per aumentare la tensione.
Come per i film, la colonna sonora di un videogioco può essere di diversa natura: può essere musica originale creata appositamente per il videogioco, avere brani preesistenti e selezionati appositamente o anche una combinazione di entrambe queste strade.
Tutto sta a creare un contesto coerente con l’ambientazione e il gameplay: a seconda della complessità e delle esigenze del videogioco, la musica può essere dinamica e reattiva, adattandosi alle azioni del giocatore, oppure più lineare, accompagnando in modo sequenziale il flusso del gioco.
L’audio e la musica di un videogioco sono importanti per creare un’esperienza coinvolgente, rendendo l’interazione del giocatore con il mondo virtuale più immersiva e memorabile.
In buona sostanza la caratteristica principale di una colonna sonora per videogiochi è quella di essere interattiva, di reagire e cambiare ogni volta che il giocatore interagisce con il gioco.
Ma in cosa differisce allora la musica di un videogioco con quella di un film? Come viene composta? Come viene integrata con il gioco?
Prima di approfondire l’argomento è necessario specificare di cosa parliamo quando parliamo di interattività.
Cos’è la musica interattiva
La musica interattiva è una forma di espressione in cui l’ascoltatore ha un ruolo attivo nell’esperienza musicale, non limitandosi al semplice ascolto passivo. In altre parole, la musica interattiva coinvolge l’utente in modo che possa influenzare o guidare l’andamento della musica stessa in base a delle sue azioni.
Secondo questa definizione abbastanza generale, si definiscono quindi forme di musica interattiva anche esperienze come installazioni sonore, applicazioni musicali, performance e volendo anche la musica procedurale o generativa.
Ultime ma non ultime le colonne sonore per videogiochi.
In questo caso infatti il giocatore vive una nuova esperienza ogni volta che si trova in una fase diversa del videogioco. Al variare delle esperienze e delle azioni di gioco svolte in diversi momenti, corrispondono diversi suoni ed effetti che vanno a stimolare emozioni altrettanto diverse.
Nel caso dei videogiochi il giocatore vive un’esperienza diversa ogni volta che gioca, ogni volta che il suo personaggio compie una stessa azione ma in un contesto diverso.
Per questo parlando di musica per videogiochi parliamo di musica applicata e interattiva.
Qual’è la differenza tra la colonna sonora di un film e quella di un videogioco?
La colonna sonora di un film e quella di un videogioco condividono alcuni aspetti legati alla loro creazione essendo pensate per contenuti multimediali, sebbene abbiano scopi e caratteristiche diverse.
Film
- Scopo: Accompagna le immagini e l’azione che si svolge sullo schermo. Sottolinea le emozioni, l’atmosfera, i momenti chiave della storia. Si tratta di un sottofondo che va ad integrarsi con la parte visiva.
- Struttura: in genere ha una struttura lineare e cronologica o comunque legata allo svolgimento del film proprio per sottolineare le emozioni rilevanti.
- Immersione: Si tratta forse dello scopo principale della colonna sonora di un film: sottolineare gli eventi guidando le emozioni e la percezione dello spettatore.
- Lunghezza: Sono relativamente lunghe e in alcuni casi si possono avere anche tracce musicali che coprono l’intera durata del film.
Videogioco
- Scopo: deve creare un’atmosfera interattiva all’interno del videogioco stesso. Accompagna il giocatore durante il suo percorso, cambiando dinamicamente in base alle azioni del giocatore e all’evoluzione del gioco.
- Struttura: A differenza della colonna sonora di un film, quella di un videogioco è strutturata in modo modulare. La musica viene organizzata in segmenti che possono essere combinati o riprodotti in base al verificarsi di certe condizioni. Nel caso di un videogioco inoltre, la musica coesiste con altri effetti sonori come esplosioni e suoni ambientali.
- Interattività: come abbiamo già accennato, la musica di un videogioco deve adattarsi sia al gameplay che alle decisioni del giocatore. Si trasforma in base alle azioni dell’utente in modo da coinvolgere lo spettatore e rendere l’esperienza di gioco memorabile.
- Looping: se nel caso di colonne sonore per film abbiamo parlato di lunghezza, nel mondo del gaming parliamo di looping. Un videogioco può avere una durata maggiore rispetto a quella di un film e lo stesso giocatore può trascorrere molto tempo all’interno del gioco. È quindi necessario che la musica non risulti mai ripetitiva, noiosa o che possa distrarre l’utente.
Per avere alcuni esempi calzanti di colonne sonore per videogiochi di successo, vi proponiamo un articolo di Multiplayer.it con quelle che secondo la redazione sono le migliori colonne sonore di videogiochi degli ultimi dieci anni.
Come nasce la colonna sonora di un videogioco?
La composizione della colonna sonora di un videogioco è un processo che varia a seconda di diversi fattori come il tipo di progetto, la tipologia di sviluppatore, le preferenze del team di sviluppo e dello stesso compositore.
Per semplicità potremmo elencare alcuni passaggi standard della pipeline di sviluppo della colonna sonora pensata per un videogioco.
Preproduzione e Primi Passi della colonna sonora per un videogioco
Brief Iniziale: è la fase preliminare in cui il team di sviluppo e il compositore si incontrano per parlare delle specifiche del progetto. Il compositore deve capire le linee guida che dovrà seguire durante la fase di creazione del videogioco. In questo momento si affrontano temi come il genere del gioco, la sua ambientazione, lo stile e il tono generale della colonna sonora.
Ricerca e Ispirazione: Il compositore inizia una fase di ricerca di riferimenti musicali, ascolto di altre colonne sonore, studio dei temi correlati all’ambientazione del videogioco ed eventualmente anche una ricerca nel proprio campionario o archivio di reference.
Composizione del concept – Il compositore inizia con la creazione di un concept o una bozza iniziale della colonna sonora contenente le idee chiave per alcuni brani o motivi che potrebbero essere utilizzati nel gioco.
A differenza di quanto accade per la musica da ascolto, nel caso di una colonna sonora per un videogioco il compositore deve pensare da giocatore più che da musicista. La parte più importante è valorizzare l’esperienza di gioco più che la propria competenza tecnica, cercando di comporre una musica che non sia ingombrante.
Queste prime impressioni vengono presentate e discusse con il team di sviluppo.
Sincronizzazione e Composizione della colonna sonora per un videogioco
Sincronizzazione con il gameplay: La sincronizzazione della colonna sonora per un videogioco con gli eventi del gioco è cruciale per garantire che la musica si adatti al flusso dell’esperienza di gioco. Per adattare la musica degli elementi del videogioco si possono scegliere due strade. La prima, ad esempio, partendo proprio dal gameplay: si gioca la fase combattimento o di esplorazione analizzando tutte le variabili per poi associare un elemento musicale a ognuna di esse e infine associare tutte le parti per comporre la colonna sonora per un videogioco.
Oppure si può procedere all’inverso: si compone la traccia per poi scomporla per assegnare una linea ritmica o melodica, oppure uno strumento ad un singolo elemento all’interno della colonna sonora per un videogioco.
In entrambi i casi il compositore deve lavorare a stretto contatto con il team di sviluppo per identificare i momenti chiave in cui la musica si attiva o cambia in base al gameplay.
Composizione delle tracce complete: Avendo le idee chiare il compositore inizia a creare le tracce, assegnare i layer agli elementi (personaggi, luoghi, magie) per completare tutta la colonna sonora del videogioco.
Demo e feedback: Il compositore presenta delle demo o anteprime delle tracce musicali al team di sviluppo per ottenere feedback e apportare eventuali modifiche o aggiustamenti in base alle richieste del cliente.
Produzione
Registrazione e produzione: Approvate le tracce musicali ed effettuate le eventuali modifiche o correzioni si procede con la registrazione vera e propria. In questa fase si utilizzeranno tutti gli strumenti, digitali o analogici che il compositore ritiene necessari.
Implementazione nel gioco: In questa fase le tracce vengono di fatto integrate all’interno del gioco attraverso degli Engine (Unreal Engine, Unity o Engine proprietari dello sviluppatore), middleware e il sistema di gestione dell’audio.
Questa è una fase molto delicata: occorre che a livello di programmazione tutti gli elementi siano integrati perfettamente tra loro. I layer assegnati ai vari elementi devono bilanciarsi tra loro senza disturbare il giocatore. È quindi fondamentale in questa fase tenere conto di tutto quello che accade contemporaneamente in ogni scena. Si crea quindi un mixing audio dinamico che sia in grado di far combaciare tutti gli elementi in modo che il giocatore non sia inondato da un muro di suono.
Anche in questa fase è fondamentale che il compositore e il team lavorino in sinergia per far sì che la colonna sonora per un videogioco si adatti e risponda correttamente al gameplay.
Post Produzione
Testing e rifiniture: Vengono quindi effettuati tutti i test del caso per controllare che la colonna sonora funzioni nelle diverse situazioni del gioco come previsto. In questa fase vengono fatte le ultime correzioni e gli aggiustamenti finali.
Rilascio: Con la colonna sonora completa e perfettamente implementata nel gioco, il videogioco è pronto per il rilascio al pubblico, offrendo un’esperienza interattiva e coinvolgente arricchita dalla musica.
Come diventare un compositore di colonne sonore per videogiochi.
Per diventare un compositore di musica per videogiochi, film e serie TV bisogna possedere una vasta gamma di conoscenze e competenze.
Oltre a delle nozioni di teoria musicale (conoscere elementi come armonia, melodia, ritmo, struttura e orchestrazione) è necessaria anche una buona preparazione che riguarda la tecnologia impiegata.
Esistono diversi software e strumenti digitali per la produzione musicale. Software DAW (Digital Audio Workstation), sintetizzatori, campionatori e plug-in sono fondamentali oltre che la conoscenza dei principali motori di gioco utili all’implementazione della musica all’interno del gameplay.
Competenze musicali, tecnologiche e tecniche sono fondamentali per poter lavorare con successo all’interno di un team di sviluppo di un videogioco, o una produzione cinematografica. Ma non bastano, sono fondamentali anche diverse soft skill.
Sensibilità narrativa, capacità di lavorare in gruppo, conoscenza del settore e esperienza pratica oltre che teorica sono degli aspetti che vanno curati durante gli anni fondamentali di formazione.
Il corso di AIV – Accademia Italiana Videogiochi
Un corso come quello di Applied & Interactive Music di AIV – Accademia Italiana Videogiochi è strutturato in maniera esplicita proprio per soddisfare tutti questi requisiti.
Si tratta di un percorso di studi fortemente incentrato sulla pratica e sulla conoscenza delle tecnologie più diffuse nell’industria, ha un corpo docenti costituito da professionisti provenienti dalle più importanti accademie internazionali come Berklee, Royal College, S. Cecilia.
Il corso si tiene da remoto con la possibilità di interagire con il docente. Inoltre le oltre 300 ore di lezione annue sono a disposizione degli iscritti all’interno della propria area studenti per poterle rivendere ogni volta che si ritenga necessario.
Il percorso è diviso in due anni. Il primo è diviso in due moduli, base e intermedio, mentre il secondo ha un programma di livello avanzato.
Questa suddivisione permette di poter accedere al livello più adatto alla preparazione musicale di ognuno:il modulo base e quello intermedio per acquisire delle basi e delle conoscenze solide, l’anno avanzato per un’esperienza ancora più approfondita.