Abbiamo visitato la mostra: “Mangasia: Wonderlands of Asian Comics”, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, e siamo rimasti talmente colpiti da voler spendere due parole al riguardo.
L’esposizione, curata da Paul Gravett (un giornalista ed autore che lavora nel mondo dei fumetti dal 1981), contiene più di 281 tavole originali provenienti da TUTTO il continente asiatico.
Quando pensiamo al fumetto asiatico la prima immagine che ci viene in mente è quella di un manga Giapponese.
Contrariamente a quanto si pensa in genere, i manga non sono arrivati in Italia nel 1990 ma assai prima. Al di là di una manciata di pagine di un vecchio titolo degli anni Trenta, il loro primo vero "avvento" si consumò dai tardi anni Settanta, con diversi titoli pubblicati su varie riviste. La fama venne raggiunta così rapidamente, da oscurare per molti anni ogni altro esempio di fumetto proveniente dal continente asiatico.
Questa esposizione ci permette finalmente di ammirare opere provenienti da tutto il territorio asiatico, tra cui spiccano capolavori mai arrivati in Italia. Siamo rimasti a bocca aperta di fronte a tavole meravigliose, provenienti dalla Corea del Nord, Corea del Sud, India, Cina, Taiwan, Hong Kong, Indonesia, Malesia, Filippine e Singapore. Sono inoltre presenti anche opere davvero esotiche provenienti da Bhuta, Cambogia, Timor Est, dalla Mongolia e dal Vietnam. I percorsi tematici permettono di seguire agilmente un filo logico e temporale attraverso opere diverse, passando tra i manga giapponesi, i lianhuanhua cinesi, i manhwa coreani, i cergam indonesiani e i komiks filippini. Ogni paese ha sviluppato una propria cultura del fumetto attingendo alle tradizioni nazionali e rielaborando le influenze straniere.
All’interno della mostra è possibile entrare anche in particolari stanze, dove viene mostrato il lato più “maturo” del fumetto asiatico, quello che ha combattuto per far sì che ai fumetti fosse consentito trattare argomenti sensibili come la politica, la violenza e la sessualità.
Infine: il lato multimediale, che interagisce con altri mezzi espressivi e ispira animazione, cinema e (immancabilmente) videogames.
Per prenotare la vostra visita:MANGASIA