QUANTO PESA UNA RECENSIONE?

Quanto valore può avere l’impressione scritta da una persona che passa del tempo sul videogioco, che ne esplora tutti i dettagli, che ordina le sue idee, che cerca di allontanare i propri preconcetti (per quanto possibile) ed infine redige un articolo in cui elenca tutti questi dati, conditi da una generale opinione sul gioco?

Anche se non siamo tutti degli autori, il primo motivo per cui oggi le recensioni sono importanti (se non fondamentali) è evidente. Basta andare in un qualsiasi negozio online per rendersi conto di come la quantità e la qualità delle recensioni sono il metro di misura che usiamo per decidere se comprare o meno un prodotto. Comprereste mai su Amazon un oggetto di cui avete letto 5 commenti negativi su 7?

Una recensione, in ogni campo e per ogni cosa, è influenza, e questa influenza può tradursi facilmente in credibilità, contribuendo ad alterare o formare in qualche modo l’opinione del lettore.

Un polverone di critiche si è sollevato negli ultimi giorni contro la stampa di settore a causa di alcuni articoli che (secondo alcuni lettori) non avevano soddisfatto completamente le richieste del pubblico. Dalle accuse di razzismo agli sviluppatori di Kingdom Come: Deliverance, alle polemiche sul salvataggio a pagamento di Metal Gear Survive, passando per le prospettive animaliste su Monster Hunter World, moltissimi recensori e giornalisti si sono visti accerchiati da una quantità incredibile di pretese.

In primis diciamo che il ruolo di un recensore non è assimilabile a quello del giornalista tradizionale: non si limita alla pura informazione, ma offre un’analisi, un punto di vista, un’esperienza inedita, elaborata in base al suo personale percorso. Già da questo preambolo possiamo capire che è impossibile scrivere una recensione senza inserire alcun elemento soggettivo, per quanto ci si possa sforzare.

Elemento fondamentale, però, è una forte conoscenza della materia e dell’oggetto che si deve recensire. In alcuni casi, è la stampa stessa a darsi la fatidica zappa sui piedi, con recensioni superficiali e piene di inesattezze sul gioco, come nel caso di Survive. Dare un "voto" scadente ad un videogioco su cui si è maturata un’esperienza così carente, è un pessimo servizio che rischia di trasmettere un messaggio totalmente erroneo a lettori e colleghi.

Purtroppo, non potendo stabilire un parametro preciso e definito con cui scrivere ogni recensione, perchè altrimenti ne altereremmo la natura stessa, l’unica soluzione in un mare di opinioni ed opinionisti, è leggere il più possibile. La conoscenza della materia aiuterà il lettore ad avere una visione ampia e completa ed eviterà che la sua opinione possa essere influenzata da recensioni poco accurate o "di parte".

Le opinioni sono come le palle: ognuno ha le sue. – Clint Eastwood

Per approfondire: EUROGAMER, FORBES

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