Preparare un Curriculum – consigli utili per presentarsi al meglio alle aziende del settore

Quando arriva il momento di preparare il proprio curriculum, scegliere come presentarsi al meglio alle aziende del settore che ci interessa può essere un passaggio molto meno semplice di quanto si pensi.

Per questo abbiamo deciso di fare il punto della situazione su quali siano i consigli più utili per superare questa prova al meglio.

L’importanza del Curriculum

Recentemente su 80 level è stato pubblicato un articolo in cui Joe Hobbs, lead prop artist nella sede di Ubisoft Annecy, ha pubblicato i risultati di un sondaggio che dimostrava l’inadeguatezza delle candidature presentate per ricoprire dei ruoli junior.

Sembra infatti che la maggior parte delle persone che si sono proposte per i ruoli richiesti, abbiano presentato portfolio e curriculum incompleti o inadeguati agli standard di compagnie di alto livello.

La domanda che dobbiamo porci è se si tratti di persone che si sono candidate per un ruolo che non sono in grado di ricoprire o se semplicemente non sono stati in grado di comunicare ai loro interlocutori in maniera chiara quali siano le loro reali capacità.

La premessa fondamentale, sia per quanto riguarda l’industria dei videogiochi così come per qualsiasi altro settore, è, ovviamente, avere una preparazione adeguata.

Preparazione che è un risultato in parte legato alla scelta della scuola o corso di formazione più adatto, ma legato anche all’impegno personale, alla dedizione e alla voglia di apprendere di ognuno.

Ma una volta assodato che abbiamo a disposizione le conoscenze giuste, qual è il modo migliore per presentarsi ad un potenziale nuovo datore di lavoro? Come far emergere le nostre conoscenze, le nostre qualità migliori?

In un mercato del lavoro che è sempre più specializzato e competitivo non basta aver studiato o conoscere i programmi giusti, ma è essenziale capire come valorizzare le proprie competenze e capacità e capire davvero qual è il valore aggiunto che si può offrire in un ambiente di lavoro. 

AIV e il mondo del lavoro

In AIV parte delle lezioni del terzo anno è proprio dedicata alla redazione del proprio portfolio o curriculum, alla simulazione di colloqui di lavoro e test attitudinali che molto spesso sono richiesti a tutti i candidati per una determinata posizione. 

Per avere un’idea dei risultati basta dare uno sguardo alla Pagina Carriere di AIV. Sebbene sia molto ampia, contiene solo una parte di tutti gli ex studenti che hanno studiato in Accademia.

Leggendo rapidamente le loro bio è facile notare come le aziende in cui lavorano siano diverse tra loro per tipologia e spesso settore. 

A questa varietà lavorativa corrisponde anche una varietà di strade ed esperienze che abbiamo raccontato nell’Open Day Online dello scorso Settembre.

Si tratta di un percorso personale che per sua natura non può avere una regola unica che vada bene per tutti. 

Al netto di queste considerazioni, quello che può davvero fare la differenza è tenere a mente qualche consiglio sull’approccio migliore da avere nel momento in cui ci troviamo nella posizione di dover raccontare in una sola cartella word chi siamo e cosa sappiamo.

Le domande Fondamentali

Per cui prima ancora di aprire un documento, prima ancora di iniziare a scrivere nome cognome e indirizzo email, è fondamentale porsi alcune domande.

Come capire quali sono le cose che ci piacciono, quali sono le nostre passioni e quali sono le nostre caratteristiche uniche che ci rendono una risorsa non solo da un punto di vista tecnico ma umano. 

Partiamo quindi da alcuni spunti di riflessione che ad esempio sono in un interessante articolo apparso su Skillsearch

  1. Mantieni una mente aperta – ascolta, leggi, cerca i pareri dei professionisti che lavorano nell’industria e valuta quali consigli meglio si adattano alla tua personalità. Non esiste una guida definitiva, ma un insieme di esperienze personali che possono offrire un parere o uno spunto, ma mai una verità assoluta.
  1. Esprimiti al meglio – sii creativo. I videogiochi sono una forma d’arte e una passione. Accertati che questa passione venga fuori dal tuo curriculum. Questo può riguardare non solo il tuo settore di riferimento ma anche i tuoi hobby , le tue passioni e le attività che svolgi quotidianamente.
  1. Sii sintetico – Quanto dev’essere lungo un curriculum è un altro argomento che è stato a lungo discusso. In genere la lunghezza media è di due pagine, tre per chi ha davvero molta esperienza. Un aspetto importante da considerare è che ad oggi esistono diverse piattaforme per esporre i nostri contenuti e chi ha intenzione di farci un colloquio sicuramente le andrà a cercare. Punto importante è quindi suscitare abbastanza curiosità che valga la pena di passare ad un colloquio di persona. 
  1. Trova una forma personale – spesso basta una semplice occhiata per valutare un curriculum. Assicurati di inserire tutte le informazioni necessarie circa le tue competenze e che siano leggibili anche con una semplice occhiata. Ad esempio, nella lista di software che conosci, potresti creare un sistema di ranking che permetta di capire quali padroneggi meglio.

Non fermarti qui.

  1. Chiediti chi leggerà il tuo curriculum – è importante considerare che il tuo curriculum sarà letto da altre persone prima di quella che davvero dovrà decidere se assumerti o meno. Si tratti di agenzie, piattaforme o del dipartimento HR, non serve essere estremamente tecnici, l’importante è fornire informazioni chiare e facilmente leggibili sulle tue skill fondamentali
  1. Attieniti al tuo settore di riferimento – per quanto formative, non tutte le esperienze lavorative che si possono avere nel corso di una vita sono rilevanti per un particolare settore. Preferisci quindi esperienze, anche di stage o da volontario, ma nel tuo settore di riferimento – in questo caso l’industria videoludica. Dimostrerà la tua passione.
  1. Attività e passioni correlate – che ti piacciano le jam, che tu tenga un blog, che tu sia uno streamer, sono tutte passioni e hobby che dimostrano la tua appartenenza alla community, la tua voglia di crescere e di restare in contatto con persone che condividono le tue stesse passioni
  1. Menziona i tuoi progetti – che sia il link al tuo sito web, ad una piattaforma con i tuoi migliori lavori, specifica sempre a quali progetti hai lavorato, quali erano le tue mansioni e responsabilità e soprattutto i software che hai usato
  1. Link utili – riassumi tutte le piattaforme social che possano offrire un quadro della tua presenza online e che soprattutto siano aggiornati. Avere uno spazio personale che non è al passo con le tue abilità dimostra sciatteria. 
Curriculum Standard – Fonte boost.ingamejob.com

Passare alla pratica – i format per redarre un curriculum

Come dicevamo online si trovano tantissime risorse che possono aiutare nella stesura, formattazione e persino la veste grafica che possono aiutare ad uscire dall’impasse sul come organizzare forma e contenuto.

Una prima risorsa può essere la sezione guide di Boostingamejob.com.

Il sito, oltre a raccogliere offerte di lavoro nel mondo dell’industria del gaming, offre spunti interessanti sul mondo del lavoro con articoli che interessano sia professionisti che studi di sviluppo in cerca di nuove risorse.

Un altro sito interessante è Zety una piattaforma specializzata nella redazione di curriculum, cover letter e qualsiasi forma di presentazione personale per qualsiasi lavoro vi venga in mente.

Non si tratta della guida definitiva ma espone in maniera chiara e semplice i passaggi fondamentali da cui partire per costruire un buon curriculum. 

Ultima, ma non ultima, la serie di articoli apparsa su Game Industry Career Guide e che trovate raccolta in questo articolo apparso sul blog.

In conclusione

Ovviamente cercando online troverete decine di esempi e guide che possono aiutare nella redazione del proprio curriculum, ma il punto fondamentale che non va dimenticato, sia per chi è agli inizi, sia per chi ha già delle esperienze alle spalle, è soprattutto il valore personale. 

Come abbiamo raccontato recentemente rilanciando un podcast di 80lv con Laura Gallagher, viviamo in un’epoca in cui la tecnologia fa continuamente passi da gigante in nuove e impreviste direzioni. 

Sta a noi capire e difendere il valore artistico del nostro lavoro, l’importanza del contributo che ha la singola e unica sensibilità di ognuno nel fare la differenza ogni giorno.

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